Ormai possiamo considerare la pizza come una pietanza globale, ma è noto che le origini sono italiane. Nella capitale la pizza nasce nel dopoguerra, 200 anni dopo la pizza napoletana, ed è apprezzata in tutta Italia nelle sue diverse varietà. Generalmente quando si parla di pizza romana si pensa a un tipo di pizza fatta con un impasto molto sottile che, dopo la cottura nel forno a legna, risulterà particolarmente croccante. Arricchita con vari condimenti, generalmente viene preparata con salsa di pomodoro e mozzarella e, secondo alcuni ricettari romani, nella tradizionale variante detta “napoli” oltre alle acciughe dissalate si dovrebbero aggiungere anche basilico tagliuzzato, pecorino e pepe.
Naturalmente parliamo in questo caso della pizza tonda al piatto che attualmente, oltre ai classici gusti a base di pomodoro e mozzarella (margherita, funghi, capricciosa, napoli), viene ormai condita con decine di ingredienti sapientemente combinati sempre nel solco della tradizione. Ma quella al piatto non è l’unica pizza che si trova a Roma.
A Roma esiste un’ampia scelta di pizze: le troviamo tonde, in teglie e alla pala. Cambiano gli impasti, la lievitazione, il peso, le dimensioni e cambia la modalità di consumo: chi la gusta passeggiando (pizza al taglio da asporto), chi preferisce sedersi ed essere servito (pizza al piatto), chi sceglie di ordinarla e farsela portare a casa (pizza a portar via), chi la prende dal fornaio insieme al pane (pizza del fornaio), chi sceglie l’alta qualità degli impasti e degli ingredienti (pizza gourmet), chi la sceglie per la merenda di scuola di metà mattina (la pizzetta rossa del fornaio), chi sceglie gli impasti più leggeri (pizza ad alta digeribilità), chi opta per la pizza con farine alternative a quelle di grano (pizza senza glutine), chi ama il recupero della tradizione e una via di mezzo tra pizza napoletana e pizza romana (la pinsa). In ogni caso a Roma si consuma pizza in grandi quantità in tutte le ore del giorno e in qualsiasi modo.
Quando si parla di pizza al piatto o di pizza al taglio le varietà proposte sono infinite anche se, in questo caso, la tradizione non delude mai. La classica pizza margherita, ad esempio, non può di certo mancare nelle varie proposte, anche perché secondo le statistiche è sempre la più apprezzata. Qualcuno opta per seguire la stagionalità dei prodotti, mentre altri preferiscono non far mancare mai la scelta ai propri clienti proponendo anche alimenti non di stagione.
Ad esempio la tipica pizza ai fiori di zucca, legata alla stagione estiva, preparata con fiori di zucca freschi, olio d’oliva e mozzarella, in qualche pizzeria si trova anche a dicembre. In ogni caso tra le classiche troviamo: la focaccia con olio d’oliva, rosmarino e sale; la margherita con pomodoro, mozzarella e basilico; la marinara con pomodoro, aglio e origano; la quattro formaggi con mozzarella, parmigiano, gorgonzola e provola; la quattro stagioni con pomodoro, mozzarella, carciofini, prosciutto cotto, funghi e olive; la romana-napoletana con pomodoro, mozzarella, acciughe e origano; la funghi con pomodoro, mozzarella e funghi trifolati.
Poi ci sono combinazioni creative. Da Pizza MAMI, ad esempio, togliersi uno sfizio è un classico, la sperimentazione è all’ordine del giorno con vere e proprie esplosioni di gusto.
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